venerdì 18 febbraio 2011

Chiamami TED

Presentare latesi di laurea per me è stata un'esperienza francamente poco appagante.
Intendiamoci, a livello umano ho conosciuto gente eccezionale e in quei mesi mi sono sentito veramente di far parte del mondo universitario, la sensazione inebriante di far parte del mondo che FA la conoscenza, dove si fa la ricerca teorica ed applicata, dove indaga su fenomeni nuovi o superficialmente conosciuti, dove si fa squadra con il collega di laboratorio ma anche con il tuo corrispettivo dall'altra parte del mondo, dove i confini geopolitici del mondo cessano di avere senso quando si parla la stessa lingua, essenzialmente l'amore per il sapere e la curiosità.
Mi ricordo i giorni precedenti la discussione, impegnato ad imbastire un discorso che fosse un minimo interessante anche a chi masticava numeri, cifre e grafici sullo stesso argomento ma che essenzialmente xonoscevo solo io (e qualche altro in giro sul pianeta), a smanettare sul Power Point per arricchirla di animazioni, colori e oggetti che balzavano con gli effetti più arditi e di come, passata l'eccitazione e la gratificazione della discussione, rivedendo il materiale non mi sentissi per niente soddisfatto nè della forma nè del contenuto.

Ho scoperto il TED quattro, cinque anni fa leggendo un articolo su Internazionale (quando ancora leggevo i settimanali) e lì ho riscoperto cosa vuol dire l'amore per la conoscenza e la stimolante difficoltà di costruire una presentazione interessante,ingrado di accattivarsie una platea dall'inizio alla fine dei minuti concessi.

Al TED (acronimo di Technology, Entertainment, Design) essenzialmente ci sono dei relatori che discutono una tesi. Detto così può sembrare uno spettacolo riservato a pochi intimi, specialisti ed amatori che si ritrovano nel loro ristretto circolo un po' geek, in realtà i personaggi che animano il TED sono uomini e donne che per esperienze e passionalità sono tra le più coinvolgenti, innovative, affascinante, divertenti, evocative che la comunità globale possa esprimere  e le presentazioni sono sempre coinvolgenti.
"Ideas worth spreading" by "remarkable people", per citare due felici slogan del TED, che, voglio ricordare, non nasce per la rete ma è grazie ad essa che è divenuto un fenomeno globale.
Oggi poi c'è un vasto team di traduttori instancabili grazie ai quali è possibile seguire lamaggior parte dei talks nei sottotitoli disponibili (molti anche in italiano).

Credo che varrebbe la pena per ognuno di noi farsi prendere dalla curiosità di seguire almeno un talk alla settimana per scoprire non solo mondi nuovi o nascosti, esperienze curiose o idee bizzarre, ma persone che ci fanno (ri)scoprire cose che forse abbiamo dimenticato.















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